giovedì 30 ottobre 2008

Valeria Palumbo - Le donne di Alessandro Magno

Nella vita breve ma intensissima di Alessandro Magno, forse il più grande e giovane conquistatore di tutti i tempi, le donne hanno lasciato un'impronta indelebile. Eppure la storiografia ufficiale le ha in genere trascurate, limitandosi semmai a ricordare gli amori omosessuali del grande condottiero. Quasi tutte bellissime. In molti casi feroci. Spesso abili strateghe. Sempre vere protagoniste della Storia, con destini fuori dell'ordinario che le avvicinano alle eroine dell'epica e del teatro greco. Nell'inarrestabile parabola di Alessandro queste donne hanno giocato ruoli cruciali, avvolgendolo di passione, donandogli la loro amicizia o standogli accanto con complicità.Indimenticabile la madre Olimpiade, che prima si batte per fare di Alessandro il re di Macedonia e poi lotta per salvarne il regno. Quando ormai sessantenne compare alla testa del suo esercito per conquistare la città di Pella, le milizie avversarie non osano combattere: davanti all'indomabile sacerdotessa di Dioniso tutti abbassano le insegne. Altrettanto coraggiose si rivelano Ada, la regina di Caria a cui Alessandro restituisce il trono, Sisigambi, la madre del re persiano Dario, che assiste alla sconfitta definitiva del suo popolo a labbra serrate, Taide, che dà fuoco al palazzo reale di Persepoli per vendicare l'incendio appiccato da Serse, un secolo prima, all'acropoli di Atene.E ancora più passionale è Candace, la regina nera di Kush - regno leggendario esteso fra gli attuali Sudan ed Etiopia -, donna guerriera che arresta l'avanzata di Alessandro per poi diventarne l'amante focosa e selvaggia.E come dimenticare la bellissima sposa Roxane che raccoglie con un bacio l'ultimo respiro di Alessandro ma non esita a ucciderne la seconda moglie, Statira? Mentre il conquistatore macedone torna alla ribalta nel film kolossal di Oliver Stone, questo libro dà voce a dieci indimenticabili figure femminili (e a un solo uomo, Efestione, il grande amore di Alessandro) che, parlando in prima persona come se fossero nel mondo dei vivi, onniscienti del passato e del futuro ma sempre rispettose della verità storica, si raccontano e soprattutto mettono a nudo l'uomo che si nasconde sotto il condottiero. Le loro parole compongono così davanti ai nostri occhi il ritratto vivido, appassionato, sfaccettato perché visto da dieci diverse prospettive, e quindi inedito, di un grande personaggio e della sua epoca. E ci ricordano che non sono soltanto le armi a forgiare la Storia.Il più grande conquistatore della Storia raccontato da chi lo ha amato.



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