lunedì 3 novembre 2008

Alan Bennett - La sovrana lettrice

A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d'Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all'ultima pagina, anzi all'ultima riga.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Spassoso e intelligente, come tutti i libri di Bennett: lo consiglio anche io vivamente!!!
Lalla

Anonimo ha detto...

Questo veloce volumetto non può mancare nel repertorio di un accanito lettore. Il vero appassionato si riconoscerà al 100% nei sintomi che la regina d’Inghilterra (una perfetta Elisabetta II) prova dopo aver scoperto per caso la biblioteca e i libri. Interessante anche il punto di vista che i non lettori hanno di un divoratore di libri, visto come una strana creatura… quasi un ammalato . E da sottolineare pure l’effetto devastante che un libro può fare quando entra negli ingranaggi della vita moderna, un bullone impazzito che blocca tutti i processi in corso e da cui se ne esce soltanto con una visione nuova della propria esistenza quotidiana. Uniche pecche di un libro breve, sincero, originale e divertente alcuni brevi passi in cui il racconto sembra “incartarsi” la dove, forse, nella traduzione non si riesce a rendere bene i giochi di parole presenti nella versione originale e difficili da tradursi. Del resto gli esperti mi dicono che una traduzione è come una donna. Se è bella non è fedele, se è fedele non è bella. Da leggere.