martedì 4 novembre 2008

Roberto Perrone - La lunga


Giacinto Mortola è un cronista sportivo, redattore di un grande quotidiano alla vigilia della pensione. Simone Perasso ha giocato in serie A, due gol nel Torino, poi poca serie B e molta serie C. Mortola ha cominciato a fare il giornalista quando l'informazione era un'altra cosa, e anche il calcio in cui ha debuttato Perasso era diverso, forse più vero. Quell'ultima notte Mortola rimane di turno al giornale, solo nella redazione, per intercettare le notizie dell'ultimo minuto e metterle in pagina: è quella che nel gergo giornalistico chiamano "la lunga". E in occasione di quella "lunga", il destino dello stagionato redattore di poche ambizioni, vittima designata del carrierista caporedattore Angrisani, incrocia per l'ultima volta quello dell'ex centravanti dimenticato da tutti (o quasi). Una vicenda di giornalismo e di calcio, dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Per questi tempi di feroce arrivismo, ha un protagonista curiosamente controcorrente, dolce e ostinato, apparentemente svagato ma con una piccola scintilla da ribelle. Roberto Perrone racconta la sua umiliazione e il suo riscatto con un sorriso appena venato di nostalgia. Perché questo apologo in apparenza lieve ci racconta anche quello che dovrebbero e potrebbero essere l'informazione e lo sport: qualcuno vive una bella storia e qualcun altro vuole e sa raccontarla.

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